Le origini
Secondo Pompeo Scipione Dolfi (Cronologia delle famiglie nobili di Bologna), la famiglia Lambertini ebbe origine nell'anno 976 da Lamberto figlio del conte Mondo di Sassonia, che per Filelfo venne con l'imperatore Ottone I in Italia, e si stabilì a Bologna, mentre Alidosio afferma che non venne con quel principe, ma con un re longobardo che si recò a Bologna. Francesco Amadi scrive la serie cronologica dei Lambertini fin dall’anno 976 a Bologna con una continuata discendenza di personaggi insigniti di onori come ambasciatori, generali, capitani, governatori, senatori de 'sedici de 'venti e de' quaranta, ed altri illustri nella pace, nella guida, ed anche nella santità. Per i servigi prestati al Re d'Aragona, i Lambertini ottennero anche alcuni feudi nel regno di Napoli.
Secondo Pompeo Scipione Dolfi (Cronologia delle famiglie nobili di Bologna), la famiglia Lambertini ebbe origine nell'anno 976 da Lamberto figlio del conte Mondo di Sassonia, che per Filelfo venne con l'imperatore Ottone I in Italia, e si stabilì a Bologna, mentre Alidosio afferma che non venne con quel principe, ma con un re longobardo che si recò a Bologna. Francesco Amadi scrive la serie cronologica dei Lambertini fin dall’anno 976 a Bologna con una continuata discendenza di personaggi insigniti di onori come ambasciatori, generali, capitani, governatori, senatori de 'sedici de 'venti e de' quaranta, ed altri illustri nella pace, nella guida, ed anche nella santità. Per i servigi prestati al Re d'Aragona, i Lambertini ottennero anche alcuni feudi nel regno di Napoli.
ALBERO GENEALOGICO
Fonti:
-Fondo Lambertini, Archivio di Stato di Bologna.
-Fondo Lambertini, Arcidiocesi di Bologna
-Elenco “Edipo” ovvero “Sommario generale De Lambertini” appartenente al Conte Ranuzzi diviso in tre tomi manoscritti di circa mille pagine e 3.215 scritture, relative al periodo compreso tra il 1116 e il 1739 con rimandi all’anno mille con la discesa da Lovanio. Autore Antonio Francesco Marchioni Archivista consultabile presso l’archivio Poggiense.
LAMBERTINI
Principi del Sacro Romano Impero
Eredi dei Duchi di Persiceto
Marchesi di Poggio Renatico, Caprara, Cornelia
Patrizi di Roma, Genova, San Marino
Nobili di Venezia, Ferrara, Spagna
Membri della Milizia Aurata con nobiltà ereditaria
Principi del Sacro Romano Impero
Eredi dei Duchi di Persiceto
Marchesi di Poggio Renatico, Caprara, Cornelia
Patrizi di Roma, Genova, San Marino
Nobili di Venezia, Ferrara, Spagna
Membri della Milizia Aurata con nobiltà ereditaria

Petronio/Petronius (820/887) duca di Persiceto – Vulgunda
(chiamata anche Acia sorella di Guibodo/Vidibondo/Vidiboldo nipote di Carlo Magno. Altri fratelli erano Rodolfo e Geroino)
I
Giovanni (ca 886/970)
I
Lamberto (920?/1007?)
I
Lamberto (ca 970/1049) -Richilda
I
Mundo (1010/1062)
I
Lamberto Lambertini 1040-1105
I
Wido (Baldovino ???) 1090-1169
I
Lamberto 1120-1170
I
Guido 1150-1222
I
Guido 1180-1258
I
Lamberto 1210-1265
I
Iacopino (-Giborra?) 1230-1265
I
Lambertino-Villana Di Scotto da Castel de’Britti 1260-1303
I
Egano -Beatrice Roberti da Reggio 1288
I
Guido- Pina Malavolti
I
Egano 1325- Tommasina Da Castelbarco
I
Aldraghetto 1355-1412
I
Alberto -Maddalena Capelli
I
Bartolomeo (1410) Francesca Mazoli
I
Giovanni Battista Lambertini +Trento- Giovanna Felicini
I
Lodovico Lambertini -Valeria Armi
I
Bartolomeo Lambertini -Elena Malvezzi
I
Giulio Cesare Lambertini +1611 -Lucrezia Scappi
I
Giovanni Lambertini -Lavinia Pollicini
I
Marcello Lambertini * c. 1645 -Lucrezia Bulgarini * c. 1650
I
Giovanni Lambertini Marchese di Poggio Renatico - Marianna Mansi
I
Principe Egano Lambertini, Marchese di Poggio Renatico - Margherita Spada * 1719
I
Principe Cesare Camillo Francesco Lambertini, Marchese di Poggio Renatico -Maria Vincenza Lavizzani Farnè
I
Anna Lambertini-Filippo Garagnani
I
Raffaele Garagnani 1821-Rita Fanti 1822
I
Teobaldo Garagnani 1861 -Cecilia Podestà 1883
I
Francesco Giuseppe Garagnani 1908-1985 - Dorina Irma Teresa Morazzini 1917-2011
I
Alda Garagnani 1946-2021 - Leo Adriano Silighini 1947- 2018
I
Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini 1976- Francesca La Gala 1983
I
Alice Silighini Garagnani Lambertini 2011
discesi da LOVANIO
I Duchi di Persiceto (c.a. 800-850)
Ermengarda madre di Pietro Petrone (c.a. 730-802)- Orso II 802 ancora vivo.
Monaca nel 789 dona tutti i beni al Monastero di Nonantola (c.a. 750-776).
I
Nel 772 diventa Duca Giovanni Duca di Persiceta e del Ponte Duce (c.a. 700-772)
I
Orso I diventa Duca nel 728, Duca di Bologna e Duca di Imola nominato da Re Astolfo Arislada
(chiamata anche Acia sorella di Guibodo/Vidibondo/Vidiboldo nipote di Carlo Magno. Altri fratelli erano Rodolfo e Geroino)
I
Giovanni (ca 886/970)
I
Lamberto (920?/1007?)
I
Lamberto (ca 970/1049) -Richilda
I
Mundo (1010/1062)
I
Lamberto Lambertini 1040-1105
I
Wido (Baldovino ???) 1090-1169
I
Lamberto 1120-1170
I
Guido 1150-1222
I
Guido 1180-1258
I
Lamberto 1210-1265
I
Iacopino (-Giborra?) 1230-1265
I
Lambertino-Villana Di Scotto da Castel de’Britti 1260-1303
I
Egano -Beatrice Roberti da Reggio 1288
I
Guido- Pina Malavolti
I
Egano 1325- Tommasina Da Castelbarco
I
Aldraghetto 1355-1412
I
Alberto -Maddalena Capelli
I
Bartolomeo (1410) Francesca Mazoli
I
Giovanni Battista Lambertini +Trento- Giovanna Felicini
I
Lodovico Lambertini -Valeria Armi
I
Bartolomeo Lambertini -Elena Malvezzi
I
Giulio Cesare Lambertini +1611 -Lucrezia Scappi
I
Giovanni Lambertini -Lavinia Pollicini
I
Marcello Lambertini * c. 1645 -Lucrezia Bulgarini * c. 1650
I
Giovanni Lambertini Marchese di Poggio Renatico - Marianna Mansi
I
Principe Egano Lambertini, Marchese di Poggio Renatico - Margherita Spada * 1719
I
Principe Cesare Camillo Francesco Lambertini, Marchese di Poggio Renatico -Maria Vincenza Lavizzani Farnè
I
Anna Lambertini-Filippo Garagnani
I
Raffaele Garagnani 1821-Rita Fanti 1822
I
Teobaldo Garagnani 1861 -Cecilia Podestà 1883
I
Francesco Giuseppe Garagnani 1908-1985 - Dorina Irma Teresa Morazzini 1917-2011
I
Alda Garagnani 1946-2021 - Leo Adriano Silighini 1947- 2018
I
Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini 1976- Francesca La Gala 1983
I
Alice Silighini Garagnani Lambertini 2011
discesi da LOVANIO
I Duchi di Persiceto (c.a. 800-850)
Ermengarda madre di Pietro Petrone (c.a. 730-802)- Orso II 802 ancora vivo.
Monaca nel 789 dona tutti i beni al Monastero di Nonantola (c.a. 750-776).
I
Nel 772 diventa Duca Giovanni Duca di Persiceta e del Ponte Duce (c.a. 700-772)
I
Orso I diventa Duca nel 728, Duca di Bologna e Duca di Imola nominato da Re Astolfo Arislada

I membri principali e la famiglia oggi
- Gherardo Lambertini fu comandante delle truppe bolognesi a Gerusalemme durante le Crociate nell'anno 1095.
Ugolino Lambertini è stato uno dei fondatori dell’Ordine equestre dei Frati Gaudenti detto anche Ordine di Santae Mariae Gloriosae che fiorì nel 1233.
Alberto Lambertini fu arcivescovo di Milano nel 1311.
Balduino Lambertini morì vescovo di Brescia nel 1348.
La Beata Imelda Lambertini (che il Marchesi nel suo Diario domenicano dice essere domenicana, ed il Torelli nel Saec. August. tom. IV, un. 1253, c tom. V an. 1333, la segna come agostiniana), morì giovanissima nel 1333 con riconosciuta santità. La prima biografia della Beata Imelda in volgare fu scritta dal monaco Celso Sassoferrato, tradotta in latino ed in fiammingo da Giambattista Lambertini nobile fiammingo dei Lambertini bolognesi oriundo che la pubblicò in Anversa nel 1638 e fu illustrata dal Bollandista Enschenio negli Acta ss. maii, al 12 del mese, tom. III, p. 183.
La Beata Giovanna Lambertini, figlia di Rinaldo Lambertini, religiosa era la compagna di vita di Santa Caterina da Bologna. La sua biografia venne scritta dai Bollandisti nel tom. Il, Acta ss. mart. pag. 60 e 80. Viene venerata il 12 aprile.
Egano II ebbe dagli anziani e dai consoli di Bologna il 23 maggio 1383 il titolo di Conservatore della Patria.
Guido Antonio figlio di Aldagretto fu il primo dei Lambertini che il 12 novembre 1441 ebbe come feudo la contea di Poggio Renatico, Caprara e Rognatica, col consenso di Cervato Cecco di Caravaggio, luogotenente di Nicolò Piccinini per il Duca di Milano, concesso ad esso dai legati pontifici e confermato da Nicolò V il 18 febbraio 1449.
Cornelio figlio di Guido ottenne di passare nel 1625 questa contea in marchesato. I suoi successori aggiunsero poi Villa Cornelio a questi feudi, che tutti insieme contenevano sei miglia di lunghezza e quattro di larghezza.
I Lambertini possedettero in Bologna molte case e palazzi con torri. Nel più antico loro palazzo fu rinchiuso Enzo Re di Sardegna, figlio naturale dell 'imperatore Federico II, ed ancor oggi appare nei pressi della Cattedrale al fianco del Palazzo del Podestà chiamato “Palazzo del Re Enzo”. Un altro palazzo con torre, ricco d'ornamenti di terra cotta è in via degli Orefici riconoscibile da una finestra decorata, passato poi in uso di locanda chiamata del “Leoncino d'oro”. La casa Lambertini, nella quale nacque quello che fu poi Benedetto XIV, fa angolo al piazzale dinanzi alla chiesa di San Giacomo degli eremitani agostiniani, ed ha il suo ingresso dal lato della via delle vetrate. In passato ne era proprietario il conte Ottavio Malvezzi - Ranuzzi. Su di un capo delle scale è collocata una lapide coi seguenti versi: “Parva domus Benedictum excepi matris alvo Magnam parva cui maxima Roma fecit”. Quello che più di tutti illustrò la famiglia Lambertini e che ha lasciato nome immortale, fu Prospero, nato nel 1675 in Bologna da Marcello Lambertini senatore de' quaranta, e da Lucrezia Bulgarini, che dopo la morte di Marcello passò in seconde nozze col conte Luigi Bentivoglio. Prospero divenuto profondo giureconsulto, prelato, vescovo e cardinale, nel 1740 è stato sublimato alla cattedra apostolica col nome di Benedetto XIV. Senza spogliarsi della sua antica affabilità e cortesia, il magnanimo e dottissimo Pontefice, fece provare a tutti la sua benevolenza e generosità, tranne ai parenti coi quali fu parco di beneficenze. Il celebre gesuita p. Azevedo nella lettera con cui gli dedicava l'edizione romana delle sue opere, fatta nel 1747, ecco come si espresse per riguardo ai di congiunti del Papa: “Nota est enim omnibus constantia illa, nota animi fortitudo atque severitas, qua uteris in Tuosalienos omnes paterna quadam, ac singulari cura complectaris quasi essent Tui, his vix adduceris, ut communia debitaque omnibus officia sollecitudinemque impendas; quam ego laudem nisi tantum esse fatear, ut in maximo amatissimoque principe sit omnium difficillima, communi videa hominum sensa judicioque carere".

Benedetto XIV aveva un nipote, il Principe don Egano Lambertini senatore di Bologna, al quale appena diventato Papa ordinò di non venire a Roma finché non venisse chiamato, ciò che mai fece nel suo lungo pontificato. Permise solo che nel 1752 venisse a Roma per educarsi nel collegio Clementino, il Principe don Giovanni Lambertini primogenito di Egano, allora di nove anni, il quale prima di entrarvi abitò con monsignor Millo datario e favorito del Pontefice, che lo aveva preso a Bologna. Questo prelato lo condusse a Castel Gandolfo alle villeggiature di Benedetto XIV, il quale li lo cresimò facendogli da padrino il cardinal Colonna. Grato al Papa, Carlo Emanuele III re di Sardegna, per le concessioni fatte all'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, in segno di gratitudine e della stima personale che aveva in lui, nel 1757 conferì al pronipote don Giovanni una commenda dello stesso ordine equestre esistente in Civitavecchia , della quale ne accordò il patronato alla casa Lambertini, non solo per la discendenza mascolina agnatizia in perpetuo, ma che per una volta potesse ancora passare nella discendenza mascolina d'una femmina, figlia o sorella primogenita dell’ultimo possessore della stessa commenda. Inoltre il Re dichiarò don Giovanni gran-croce dell'ordine e perpetuo gran priore in Roma con l'annua pensione di duemila scudi. Gli rimise una croce di brillanti del valore di seimila scudi, pregando Benedetto XIV che volesse dar l'abito e la croce al pronipote, ciò che eseguì nel giorno dell'Epifania del seguente anno. Essendo restata vacante la custodia della Porta Angelica di Roma, Benedetto XIV nel 1750 la conferì al nipote don Egano per lui e i suoi discendenti maschi in infinito con ordine di primogenitura, coi relativi pesi ed emolumenti. Morì il gran Pontefice il 3 maggio 1758 a ottantatré anni e fu sepolto nella basilica vaticana. ll cardinal Gioacchino Ferdinando Portocarrero, da lui creato, decise di celebrargli esequie annuali finché in vita, ed offri una considerabile somma per erigere al defunto Pontefice un marmoreo e magnifico monumento nella stessa Basilica di San Pietro. Questo gesto venuto a conoscenza dagli altri cardinali creati da Benedetto XIV, li spinse a concorrere all'erezione del monumento, del quale si parla nel vol. XII, pag. 30 del Dizionario. Il deposito terminò nel 1769, e si scoprì nel tempo della sede vacante che ebbe termine con l'elezione di Clemente XIV Pontefice che dichiarò il Principe commendatore don Cesare Lambertini cameriere segreto soprannumerario, obbligato a portare la berretta al cardinal de Cunha arcivescovo d'Evora. La Vita di Benedetto XIV P. M. fu stampata in Venezia nel 1783. Nel tom. XI delle Memorie letterarie del Valvasense pag. 417 si legge un succinto ragguaglio delle sue azioni e stimatissime opere, e si producono ancora i fatti principali della sua vita. I familiari di S.S. Benedetto XIV, essendo il Sovrano Pontefice riconosciuto come Pater Principum et Regum dai monarchi cattolici, tornarono a usare il titolo di Principe perchè considerati tradizionalmente al pari delle famiglie sovrane. Il titolo di Principi del Sacro Romano Impero veniva già comunque utilizzato.

Il Principe Don Cesare Camillo Francesco Lambertini (n. Bologna 19 feb.1748, m. Bologna il 3 ap. 1821) il 6 marzo 1750 venne aggregato all'Ordine di Malta e il 19 ottobre 1751 gli veniva conferita la commenda di Santa Maria del Tempio di Bologna. Nel 1762 ebbe come padrino di Cresima il re Carlo III di Spagna, funzione svolta nella cappella del Palazzo Lambertini in via Santo Stefano e ufficializzata da S.S. Papa Clemente XIII. Nel 1789 dopo la morte dell’amico Carlo Edoardo Stuart, il “Bonnie Prince Charlie” erede al trono di Inghilterra, ospitò nella sua casa la figlia, Carlotta duchessa d’Albany che li morì amorevolmente assistita dalla famiglia Lambertini. Cesare nel 1792 sposò Maria Vincenza Lavizzani Farnè, figlia di un suo assistente che lo seguì a Roma. Il 23 marzo 1796 affittò una parte del terreno della Commenda di Santa Maria del Tempio a Giovan Battista Garagnani, fratello del M.se Ubaldo Garagnani sposo della C.ssa Caterina Pizzoli. Il Principe Cesare non ebbe eredi maschi ma una sola femmina Anna Lambertini (n. Bologna 12 mag. 1793) che sposò il figlio del M.se Ubaldo Garagnani e della C.ssa Pizzoli, Filippo. Dal M.se Filippo e dalla Principessa Anna nasce il M.se Raffaele Garagnani che sposa la N.D. Rita Fanti, da loro Teobaldo Garagnani sposa Donna Cecilia Podestà, da loro Francesco Giuseppe che sposa Dorina Morazzini discendente dei Grimaldi di Genova e nipote del Cardinale Eugène Tisserant, da loro Alda Camilla sposa Leo Adriano Silighini, da loro Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini e Benemerito della Santa Sede.
LEONARDO DA VINCI E LA FAMIGLIA LAMBERTINI

Palazzo Felicini Lambertini, e tutt’ora quasi interamente conservato nella sua originaria architettura bentivolesca e custodisce fra le sue mura importanti opere di scuola bolognese, l’edificio, ricoperto in terracotta, ospitò agli inizi del Cinquecento, precisamente nel 1515, il grande Leonardo da Vinci e Filiberta di Savoia.I due erano al seguito del re di Francia Francesco I (nipote di Filiberta in quanto figlio di Luisa sua sorella) quando si incontrò a Bologna con il papa Leone X ( l’incontro segnò il concordato che riconosceva i diritti della Chiesa gallicana, e che durerà quasi immutato fino alla Rivoluzione Francese). Giovanna Felicini, moglie di Giovanni Battista Lambertini era proprietaria col fratello Giovanni del palazzo del padre Bartolomeo posto nel pressi di Via Galliera. Nel 1515 proprio in quella mura Leonardo iniziò a dipingere nella versione attuale il suo quadro più famoso prendendo a posare Filiberta di Savoia e non, come invece si pensa, unicamente Lisa di Francesco del Giocondo dalla quale il nome Monnalisa (Madonna Lisa) modella probabilmente della versione iniziale descritta da Giorgio Vasari (descrive la "peluria" delle sopracciglia , quando la Gioconda non ne ha così come le fossette inesistenti ma da Vasari esaltate come fossette ben visibili) e da Agostino Vespucci che nel 1503 conferma l'esistenza di un ritratto di Lisa del Giocondo. Questo viene spiegato grazie ai raggi X che dimostrano che sotto il quadro attuale esistono almeno altre 4 versione della modella.
LEOPARDI E I LAMBERTINI
Monaldo Leopardi (padre del futuro poeta Giacomo) era un giovane ventenne brillante che voleva realizzare per se le vite fantastiche e ricche d'amori che leggeva nei romanzi. nel 1796 fu convinto dall'amico Conte Luigi Gatti a fidanzarsi con la Marchesa Diana, figlia del Marchese Camillo Zambeccari e della Principessa Laura Lambertini, figlia del Principe Egano nipote di S.S. Papa Benedetto XIV. Fu proprio a casa dei principi Lambertini che si ufficializzò il fidanzamento e si firmò l'accordo notarile per il Matrimonio. Il Leopardi prese per se la dote di 20.000 scudi e diede ordine di organizzare un matrimonio sontuoso, portando il marchese Zambeccari a spendere altri 5.000 scudi per l'organizzazione di quello che doveva essere l'evento più mondano della nobiltà dell'epoca. Monaldo lasciò poi Bologna per recarsi presso la sua famiglia che nel frattempo entusiasta per questa unione ricevette lettere piene d'amore perfino dalla futura sposa.
A quel punto Monaldo cambiò idea e decise di inviare una lettera anonima al Marchese Zambeccari avvertendolo che sua figlia sarebbe stata infelice per tutta la vita in quanto Monaldo era preso dal desiderio di libertà e per nulla convinto di questo Matrimonio. A quel punto fu l'inizio dello scioglimento e del lauto rimborso, che costrinse Monaldo a dare fodero a quasi tutti i beni di famiglia per risarcire i Zambeccari Lambertini. L'anno dopo, preso da un altro colpo di testa sposò la Marchesa Adelaide Antici, già promessa a un'altro e nonostante la sua stessa madre lo implorò in ginocchio di non contrarre quel Matrimonio visti passati dissidi tra i Leopardi e gli Antici, l'unione andò a buon fine e nome mesi più tardi nacque Giacomo Leopardi |
LA PARÌA D'IRLANDA E I LAMBART, CONTI DI CAVAN

L'antica famiglia irlandese dei Lambart, attuali Conti di Cavan, membri della Parìa d'Irlanda, discende da Lamberto conte di Lovanio. Il secondo dei suoi figli, Mundo, discese a Bologna da Lovanio con Ottone di Sassonia dando origine alla famiglia Lambertini, il terzo figlio, Rodolfo, si stabilì in Normandia, si sposò e ebbe un figlio chiamato Rodolph de Lambart, che accompagnò Guglielmo il Conquistatore nella sua spedizione in Inghilterra nel 1066 spostando la famiglia nell'attuale Regno Unito. Oggi il titolo di Conte di Cavan è in disputa tra i discendenti dell'ultimo Conte di Cavan morto senza eredi maschi. Tra i personaggi oggi appartenenti alla famiglia c'è Lady Rose Hanbury, amica intima dei principi William e Kate e nipote di Lady Elizabeth Lambart di Cavan, damigella d'onore al Matrimonio della Regina Elisabetta II d'Inghilterra
I GARAGNANI
Marchesi originari di Carignano, Baroni del Sacro Romano Impero
Le origini

La famiglia Garagnani è originaria di Carignano nel parmense dove nel 964 vennero nominati Marchesi dal Vescovo Oberto. Nel XIV secolo passarono in Padova dove si distinsero per opere e censo. Portavano il titolo baronale del Sacro Romano Impero. Furono tra i fondatori dell'Università di Padova e si imparentarono con la famiglia del doge di Venezia Andrea Contarini. Nel 1464 si trasferì nel bolognese e precisamente a Crespellano dove tuttora possiede proprietà terriere e l'antico castello. A Bologna, tra la Porta Galliera e la Porta Lame, la famiglia possedette vasti appezzamenti di terreno che furono conosciuti fin dai primi del XIX secolo col nome di "Orti Garagnani". Nella stessa città sorge il Palazzo Garagnani che venne edificato nel XVI secolo, probabilmente su disegno di Andrea Marchesi, detto anche il Formigine, architetto e intagliatore di origine modenese. All'interno di Palazzo Garagnani è ancora intatta una spettacolare scala barocca, risalente al 1750 e progettata da Giovanni Carlo Bibiena. Imparentatesi con le più nobili famiglie italiane (gli Sforza, i Visconti, i Pallavicino, i Landi, i Malatesta), all'inizio dell'ottocento Filippo Garagnani sposò Anna, l'ultima principessa Lambertini Marchesa di Poggio Renatico, pronipote di Beata Imelda e di papa Benedetto XIV e i loro figli assunsero i titoli dei Lambertini per tradizione ereditaria.
Filippo era senatore del Regno d'Italia ai tempi di Napoleone, il 27 agosto 1852 ebbe riconferma del titolo di marchese con breve di S.S. Pio IX e suo figlio Raffaele (Raffaello) avvocato e professore di Belle lettere a Bologna (lasciò poi la cattedra a Giosuè Carducci prima e a Pascoli dopo) fu Console Pontificio presso Genova e dopo il 1860 a seguito dell'unificazione si schierò con il Regno d'Italia portando alla divisione in due rami della famiglia: i "biondi" seguaci di Cesare, fedeli a papa Pio IX e nominati poi conti ed i "neri" seguaci di Raffaele (Raffaello), favorevole all'Unità d'Italia portatori del titolo di marchesi.
Scrittore di molte opere, Raffaele (Raffaello) Garagnani proprio in un suo libro edito nel 1860, La Lega Lombarda con lo stile romantico del tempo ambientava le novelle di Alberto da Giussano ai giorni suoi invitando il Papa a "sentirsi italiano". Per questo motivo si scatenarono le ire del Pontefice e a Raffaele, già rifugiatosi a Saluzzo in compagnia del Prati al seguito di un'insurrezione da lui guidata a Bologna nel 1853 contro gli Austriaci, gli furono confiscati titoli nobiliari e beni, nonché gli fu tolta la possibilità di esercitare le sue professioni. Dopo il 1870 Raffaele poté tornare alla sua attività ma non entrò più in possesso dei suoi beni passati ai "biondi" restati fedeli al Papa. Raffaele era Cavaliere Quirito, Cavaliere Romanista, Cavaliere Tiberino, membro della Romoludum Familiae, Cavaliere Pastore Arcade col nome di Terpandro Seicionio.
Raffaele era sposato con la Nobildonna Rita Fanti, figlia del Nobile Patrizio bolognese Filippo, Cursore Pontificio e di Apollonia Laurati dscendente dei Malatesta di Rimini.
Teobaldo, figlio di Raffaele, nato a Mondovì, era Capitano marittimo e spostò la famiglia in Liguria. Ottenne con breve di S.S. Leone XIII nel 1885 il titolo di Marchese. Suo figlio Francesco Giuseppe, nacque a Loano. Direttore della Banca Commerciale di Genova, durante la Seconda Guerra Mondiale carabiniere, comandante al servizio della Quinta Armata, fu pluridecorato dagli Stati Uniti d'America per l'attività svolta durante la Resistenza.
Gabriele Migliardi "Villa Edvige Garagnani. Origini, storia e restauro"
Libro d'oro della Nobiltà Italiana Collegio Araldico
Filippo era senatore del Regno d'Italia ai tempi di Napoleone, il 27 agosto 1852 ebbe riconferma del titolo di marchese con breve di S.S. Pio IX e suo figlio Raffaele (Raffaello) avvocato e professore di Belle lettere a Bologna (lasciò poi la cattedra a Giosuè Carducci prima e a Pascoli dopo) fu Console Pontificio presso Genova e dopo il 1860 a seguito dell'unificazione si schierò con il Regno d'Italia portando alla divisione in due rami della famiglia: i "biondi" seguaci di Cesare, fedeli a papa Pio IX e nominati poi conti ed i "neri" seguaci di Raffaele (Raffaello), favorevole all'Unità d'Italia portatori del titolo di marchesi.
Scrittore di molte opere, Raffaele (Raffaello) Garagnani proprio in un suo libro edito nel 1860, La Lega Lombarda con lo stile romantico del tempo ambientava le novelle di Alberto da Giussano ai giorni suoi invitando il Papa a "sentirsi italiano". Per questo motivo si scatenarono le ire del Pontefice e a Raffaele, già rifugiatosi a Saluzzo in compagnia del Prati al seguito di un'insurrezione da lui guidata a Bologna nel 1853 contro gli Austriaci, gli furono confiscati titoli nobiliari e beni, nonché gli fu tolta la possibilità di esercitare le sue professioni. Dopo il 1870 Raffaele poté tornare alla sua attività ma non entrò più in possesso dei suoi beni passati ai "biondi" restati fedeli al Papa. Raffaele era Cavaliere Quirito, Cavaliere Romanista, Cavaliere Tiberino, membro della Romoludum Familiae, Cavaliere Pastore Arcade col nome di Terpandro Seicionio.
Raffaele era sposato con la Nobildonna Rita Fanti, figlia del Nobile Patrizio bolognese Filippo, Cursore Pontificio e di Apollonia Laurati dscendente dei Malatesta di Rimini.
Teobaldo, figlio di Raffaele, nato a Mondovì, era Capitano marittimo e spostò la famiglia in Liguria. Ottenne con breve di S.S. Leone XIII nel 1885 il titolo di Marchese. Suo figlio Francesco Giuseppe, nacque a Loano. Direttore della Banca Commerciale di Genova, durante la Seconda Guerra Mondiale carabiniere, comandante al servizio della Quinta Armata, fu pluridecorato dagli Stati Uniti d'America per l'attività svolta durante la Resistenza.
Gabriele Migliardi "Villa Edvige Garagnani. Origini, storia e restauro"
Libro d'oro della Nobiltà Italiana Collegio Araldico
ARMA GARAGNANI ANTICO: Albero nodrido sulla campagna di verde a sinistra- 2 cavalli galoppanti rivolti un sull'altro sullo stesso terrazzo tutto al naturale su argento con il capo d'azzurro caricato di tre stelle (5) d'oro
ARMA GARAGNANI MODERNO: D'argento al cavallo naturale passante sulla campagna di verde, imbrigliato e sellato d'oro, con il capo di rosso caricato di tre stelle (5) d'oro
ARMA GARAGNANI MODERNO: D'argento al cavallo naturale passante sulla campagna di verde, imbrigliato e sellato d'oro, con il capo di rosso caricato di tre stelle (5) d'oro
La genealogia
da Caragnano
Fonti: Battistero di Parma
Curia Arcivescovile di Bologna
Curia Arcivescovile di Padova
Archivio di Stato
Curia Arcivescovile di Bologna
Curia Arcivescovile di Padova
Archivio di Stato

928 Caragnano
I
965 Adalberto di Caragnano
Sp. Adelaide di Arduino
I
997 Bernardo dei Caragnano
Sp. Beatrice di Giacomo de' Rossi di San Secondo
I
1031 Umberto dei Caragnani
Sp. M.Sa Beatrice (indicata come figlia di Beatrice di Lotaringia e Bonificio degli Ottoni, quindi probabile sorella di Matilde detta di Canossa)
I
1059 Bartolomeo Caragnani
Sp. Agelburga di Adalberto da Correggio
I
1092 Guido Caragnani
Sp. Caterina degli Albergati
I
1117 Andrea Caragnani
Sp. Francesca Ghislieri
I
1143 Giacomo Caragnani
Sp. Elena Seccadenari
I
1178 Francesco Garagnani
Sp. Lucrezia Dal Verme
I
1202 Rodolfo
Sp. Alberica Barattieri
Acquista possedimenti a Padova e partecipa alla fondazione dell’Università
I
1230 Guido
Sp.Francesca Pallavicino

1264 Umberto
Sp. Beatrice da Carrara
I
1297 Giovanni
Sp. Agnese Scrovegni
I
1324 Andrea
Sp. Angela Obizzi
I
Paolo 1350
Sp. Angela Visconti
I
Nicolo’ 1380-1451
Sp. Francesca Contarini
(Padova)
I
Giacomo (Fratello di Rodolfo) 1437-1518
Sp. Anna Dalle Olle
(Serra Valle) Località Lavecchio tra le comunità di Serra Valle, Monteveglio, Monte Budello E Savignano
I
Battista 1457
(Serravalle)
Sp. Giulia Cattani
I
Gaspare 1500
Sp.Isabella Ghisilieri
I
Domenico 1550
Sp.Annamaria Grassi
Sp. Beatrice da Carrara
I
1297 Giovanni
Sp. Agnese Scrovegni
I
1324 Andrea
Sp. Angela Obizzi
I
Paolo 1350
Sp. Angela Visconti
I
Nicolo’ 1380-1451
Sp. Francesca Contarini
(Padova)
I
Giacomo (Fratello di Rodolfo) 1437-1518
Sp. Anna Dalle Olle
(Serra Valle) Località Lavecchio tra le comunità di Serra Valle, Monteveglio, Monte Budello E Savignano
I
Battista 1457
(Serravalle)
Sp. Giulia Cattani
I
Gaspare 1500
Sp.Isabella Ghisilieri
I
Domenico 1550
Sp.Annamaria Grassi

Francesco (Monte Budello) 1603
Sp.Maddalena Balotti
I
Domenico 1624
Sp.Maddalena Minoli
I
Andrea 1670
(Piumazzo/Crespellano)
Sp. Eleonora Pepoli
I
Francesco 1710
Sp.Maria Malvezzi
I
Ubaldo 1745
Sp. Caterina Pizzoli
I
Filippo 1792 nominato marchese da S.S. Pio IX con breve del 1852
Sp. Anna Lambertini
I
Raffaele 1821
Console Pontificio a Genova
Cavaliere Quirito, Cavaliere Romanista, Membro della Romoludum Familiae, Cavaliere Pastore Arcade.
Sp. Rita Fanti (ultima di stirpe Patrizia e discendente dei Malatesta)
(Bologna)
I
Teobaldo 1861
Sp. Cecilia Podestà
(Mondovi’-Loano)
I
Francesco 1908
Sp. Dorina Morazzini
(Loano-Genova)
I
Alda 1946
Sp. Leo Silighini
(Genova)
I
Luciano (con concessione Ministeriale aggiunta cognome Garagnani e Lambertini) 1976
Sp. Francesca La Gala
(Genova-Saronno)
I
Alice 2011
Sp.Maddalena Balotti
I
Domenico 1624
Sp.Maddalena Minoli
I
Andrea 1670
(Piumazzo/Crespellano)
Sp. Eleonora Pepoli
I
Francesco 1710
Sp.Maria Malvezzi
I
Ubaldo 1745
Sp. Caterina Pizzoli
I
Filippo 1792 nominato marchese da S.S. Pio IX con breve del 1852
Sp. Anna Lambertini
I
Raffaele 1821
Console Pontificio a Genova
Cavaliere Quirito, Cavaliere Romanista, Membro della Romoludum Familiae, Cavaliere Pastore Arcade.
Sp. Rita Fanti (ultima di stirpe Patrizia e discendente dei Malatesta)
(Bologna)
I
Teobaldo 1861
Sp. Cecilia Podestà
(Mondovi’-Loano)
I
Francesco 1908
Sp. Dorina Morazzini
(Loano-Genova)
I
Alda 1946
Sp. Leo Silighini
(Genova)
I
Luciano (con concessione Ministeriale aggiunta cognome Garagnani e Lambertini) 1976
Sp. Francesca La Gala
(Genova-Saronno)
I
Alice 2011
I SILIGHINI
Conti originari di Tornano, Montetiffi e Sogliano
Le origini
La genealogia dei
Silighini.
Dai Saluaghinem ai Silighinem

(Da qui identificato nell’archivio parrocchiale di Sogliano)
1413 Pietro - Serra
I
1443 Ludovico - Nardi
I
1471 Andrea -Villani
I
1500 Leonardo-Ricci
I
1531 Antonio -Nardini
I
1560 Giovanni-Baldelli
I
1594 Carlo- Marcosanti
I
1620 Pietro- Nucci
I
1656 Francesco- Rita Piscaglia
I
1680 Leonardo –Guidi
I
1716 Pietro - Enrichetta Laziosi
I
1746 Alessandro - Isabel Montgomerie dei Montgomerie di Borelan
I
1770 Giovanni Antonio - Dominica Allocatelli
I
1788 Sebastiano - Domenica Maria Testi
I
1833-1913 Girolamo Deodato Pietro - Elisabetta Sabattini (ottiene il titolo di Conte con breve di Pio IX il 19 giugno 1863)
I
1863-1906 Antonio - Santa Matilde Maccari
I
1906 Giovanni - Lucia Balzani
I
1947 Leo - Alda Garagnani
I
1976 Luciano Francesco - Francesca La Gala
I
2011 Alice
1413 Pietro - Serra
I
1443 Ludovico - Nardi
I
1471 Andrea -Villani
I
1500 Leonardo-Ricci
I
1531 Antonio -Nardini
I
1560 Giovanni-Baldelli
I
1594 Carlo- Marcosanti
I
1620 Pietro- Nucci
I
1656 Francesco- Rita Piscaglia
I
1680 Leonardo –Guidi
I
1716 Pietro - Enrichetta Laziosi
I
1746 Alessandro - Isabel Montgomerie dei Montgomerie di Borelan
I
1770 Giovanni Antonio - Dominica Allocatelli
I
1788 Sebastiano - Domenica Maria Testi
I
1833-1913 Girolamo Deodato Pietro - Elisabetta Sabattini (ottiene il titolo di Conte con breve di Pio IX il 19 giugno 1863)
I
1863-1906 Antonio - Santa Matilde Maccari
I
1906 Giovanni - Lucia Balzani
I
1947 Leo - Alda Garagnani
I
1976 Luciano Francesco - Francesca La Gala
I
2011 Alice
ARMA SILIGHINI: D'argento a due spighe decussate al naturale
LA FAMIGLIA GRIMALDI

I Grimaldi sono un'antica famiglia di origine genovese che regna su Monaco dal XIII secolo, prima come signori e poi come principi, ed è attualmente rappresentata dal principe sovrano Alberto II Grimaldi.
Fu una delle cinque più importanti casate della nobiltà feudale della Repubblica di Genova, assieme ai Doria, agli Spinola, ai Fieschi e agli Imperiale. Si arricchì con mercatura, finanza, acquisto di terre. Si divise in vari rami con titoli principeschi, ducali e marchionali, prevalentemente in Italia, Francia e Spagna.Molte stirpi genovesi assunsero il cognome Grimaldi tramite l'istituto dell'Albergo dei Nobili; tra le casate illustri si trovano, ad esempio, i De Castro e i Durazzo.
Il famoso ramo di Monaco è estinto nella linea maschile sin dal XVII secolo, dalla morte del principe Antonio I Grimaldi; tuttavia, sua figlia Luisa Ippolita, succeduta al padre, sposò Jacques François Léonor Goyon de Matignon, che divenne, dopo la morte della moglie, principe di Monaco jure uxoris, adottando il nome e le armi dei Grimaldi e garantendo in questo modo la continuità della famiglia. Ma, a sua volta, questo ramo si estinse in linea maschile nel XX secolo, con la morte del principe Luigi II Grimaldi; tuttavia, ancora una volta, la dinastia continuò in linea femminile grazie a sua figlia Charlotte, che sposò il conte Pierre de Polignac, il quale, per contratto matrimoniale, adottò il nome e le armi dei Grimaldi; da Charlotte e Pierre discende l'attuale principe sovrano.
Il ramo originale genovese si estinse nel XIX secolo con Dominica sposa di Raffele Costa. Oggi sono eredi diretti i Garagnani di Genova.
Lo stemma è Fusato d'argento e di rosso, il motto è Deo Juvante
Fu una delle cinque più importanti casate della nobiltà feudale della Repubblica di Genova, assieme ai Doria, agli Spinola, ai Fieschi e agli Imperiale. Si arricchì con mercatura, finanza, acquisto di terre. Si divise in vari rami con titoli principeschi, ducali e marchionali, prevalentemente in Italia, Francia e Spagna.Molte stirpi genovesi assunsero il cognome Grimaldi tramite l'istituto dell'Albergo dei Nobili; tra le casate illustri si trovano, ad esempio, i De Castro e i Durazzo.
Il famoso ramo di Monaco è estinto nella linea maschile sin dal XVII secolo, dalla morte del principe Antonio I Grimaldi; tuttavia, sua figlia Luisa Ippolita, succeduta al padre, sposò Jacques François Léonor Goyon de Matignon, che divenne, dopo la morte della moglie, principe di Monaco jure uxoris, adottando il nome e le armi dei Grimaldi e garantendo in questo modo la continuità della famiglia. Ma, a sua volta, questo ramo si estinse in linea maschile nel XX secolo, con la morte del principe Luigi II Grimaldi; tuttavia, ancora una volta, la dinastia continuò in linea femminile grazie a sua figlia Charlotte, che sposò il conte Pierre de Polignac, il quale, per contratto matrimoniale, adottò il nome e le armi dei Grimaldi; da Charlotte e Pierre discende l'attuale principe sovrano.
Il ramo originale genovese si estinse nel XIX secolo con Dominica sposa di Raffele Costa. Oggi sono eredi diretti i Garagnani di Genova.
Lo stemma è Fusato d'argento e di rosso, il motto è Deo Juvante
Grimaldi. Patrizi di Genova
La genealogia
Otto Canella 1100-1143
I
Grimaldo Canella Console di Genova 1130
I
Oberto Grimaldi 1188- Corradina Spinola
I
Ingone Grimaldi 1210
I
Boarello Grimaldi- Agnese 1230
I
Corrado Grimaldi 1250
I
Boarello Grimaldi 1270–Ginevra Salvago
I
Corrado Grimaldi Signore di Stella 1290 - Isabella Doria
I
Luca Grimaldi 1313- Maria Lomellini
I
Ansaldo Grimaldi 1333- Argenta Grimaldi
I
Luca Grimaldi 1438- Isabella Salvago
I
Giobatta Grimaldi 1478 Pellegra Pinelli
I
Benedetto Grimaldi 1490 Pellegra Sauli
I
Girolamo Grimaldi (poi cardinale) 1505- Francisca Cattaneo
I
Giobatta Grimaldi- 1524 Maria Negroni
I
Ansaldo Grimaldi 1599 – Elena Silvia Citarella
I
Agostino Grimaldi 1620- Placida Grimaldi Ceba
I
Francesco Grimaldi 1660- Settimia Grimaldi
I
Giobatta Grimaldi 1700 – Teresa Mignanelli
I
Francesco Grimaldi 1740 – Ginevra Centurione Oltremarini
I
Gio batta Grimaldi 1793 Gironima Doria
I
Dominica Grimaldi 1825- Raffaele Costa
I
Domenica Costa 1855- Raffaele Rebecchi
I
Emilia Rebecchi 1889- Mariano Morazzini
I
Dorina Morazzini 1917- Francesco Garagnani
I
Alda Garagnani 1946- Leo Silighini
I
Luciano Silighini Garagnani Lambertini 1976- Francesca La Gala
I
Alice 2011
I
Grimaldo Canella Console di Genova 1130
I
Oberto Grimaldi 1188- Corradina Spinola
I
Ingone Grimaldi 1210
I
Boarello Grimaldi- Agnese 1230
I
Corrado Grimaldi 1250
I
Boarello Grimaldi 1270–Ginevra Salvago
I
Corrado Grimaldi Signore di Stella 1290 - Isabella Doria
I
Luca Grimaldi 1313- Maria Lomellini
I
Ansaldo Grimaldi 1333- Argenta Grimaldi
I
Luca Grimaldi 1438- Isabella Salvago
I
Giobatta Grimaldi 1478 Pellegra Pinelli
I
Benedetto Grimaldi 1490 Pellegra Sauli
I
Girolamo Grimaldi (poi cardinale) 1505- Francisca Cattaneo
I
Giobatta Grimaldi- 1524 Maria Negroni
I
Ansaldo Grimaldi 1599 – Elena Silvia Citarella
I
Agostino Grimaldi 1620- Placida Grimaldi Ceba
I
Francesco Grimaldi 1660- Settimia Grimaldi
I
Giobatta Grimaldi 1700 – Teresa Mignanelli
I
Francesco Grimaldi 1740 – Ginevra Centurione Oltremarini
I
Gio batta Grimaldi 1793 Gironima Doria
I
Dominica Grimaldi 1825- Raffaele Costa
I
Domenica Costa 1855- Raffaele Rebecchi
I
Emilia Rebecchi 1889- Mariano Morazzini
I
Dorina Morazzini 1917- Francesco Garagnani
I
Alda Garagnani 1946- Leo Silighini
I
Luciano Silighini Garagnani Lambertini 1976- Francesca La Gala
I
Alice 2011
LA FAMIGLIA MALATESTA
I Malatesta (o Malatesti, dal latino "de Malatestis"), originari del Montefeltro, furono tra le più importanti ed influenti famiglie del medioevo. Dominaromo su Rimini sulla e su vari territori della Romagna dal 1295 al 1500 e successivi altri brevi periodi.
Giovanni Malatesta (1150), matrimonio con Berta Traversani di Ravenna
I
Malatesta 1 Malatesta (1197), Podesta di Pennabili 1239-1249, matrimonio con Adelasia. N, ..
I
Malatesta II Malatesta (1210), Signore di Rimini 1295-1312 matrimonio (1) to 1266 con Margherita Pesce, .
I
Pandolfo I Malatesta, (d. 1326), Signore di Rimini 1317-1326 matrimonio con Taddea da Rimini, ..
I
Galeotto Malatesta, (d. 1385), Signore di Rimini 1372-1385 matrimonio (1) 1323 con Elisabetta Variano dei Signori di Camerino, ..
I
Pandolfo Malatesta, (1370-1427), matrimonio (1) con Paola Bianca Malatesta
I
Sigismondo Pandolfo Malatesta, (1417-1468), Signore di Rimini 1432-1468 matrimonio con Ginevra Bastarda di Niccolo d’Este, Marchese di Ferrara
I
Roberto Malatesta, (1442-1482), Signore di Rimini 1468-1482, matrimonio 1475 con Elisabetta da Montefeltro dei Duchi di Urbino, ..
I
Pandolfo Malatesta, (1475-1534), Signore di Rimini 1482-1500, matrimonio con Violante Bentivoglio dei Signori di Bologna
I
Sigismondo Malatesta, (1498- 1543), matrimonio 1522 to Giulia Pico dei Signori di Miranda
I
Ercole Malatesta, (d. 1591), matrimonio con Bianca d’Este
I
Sigismondo Malatesta, (1562-1605), matrimonio con Elisa Fogliani dei Marchesi di Vighizzolo
I
Carlo Malatesta, (1595-1655), matrimonio con Caterina Signoretti
I
Sigismondo Malatesta, (1628)
I
Grifonia Malatesta, (1630-1709) Domenico Laurenti
I
Benedetto Laurenti
I
Apollonia Laurati - Filippo Fanti (Il cognome da Laurenti viene trascritto in Laurati)
I
Rita Fanti - Raffaele Garagnani
I
Teobaldo Garagnani Cecilia Podestà
I
Francesco Garagnani - Dorina Morazzini
I
Alda Garagnani - Leo Silighini
I
Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini - Francesca La Gala
I
Alice Silighini Garagnani Lambertini
I
Malatesta 1 Malatesta (1197), Podesta di Pennabili 1239-1249, matrimonio con Adelasia. N, ..
I
Malatesta II Malatesta (1210), Signore di Rimini 1295-1312 matrimonio (1) to 1266 con Margherita Pesce, .
I
Pandolfo I Malatesta, (d. 1326), Signore di Rimini 1317-1326 matrimonio con Taddea da Rimini, ..
I
Galeotto Malatesta, (d. 1385), Signore di Rimini 1372-1385 matrimonio (1) 1323 con Elisabetta Variano dei Signori di Camerino, ..
I
Pandolfo Malatesta, (1370-1427), matrimonio (1) con Paola Bianca Malatesta
I
Sigismondo Pandolfo Malatesta, (1417-1468), Signore di Rimini 1432-1468 matrimonio con Ginevra Bastarda di Niccolo d’Este, Marchese di Ferrara
I
Roberto Malatesta, (1442-1482), Signore di Rimini 1468-1482, matrimonio 1475 con Elisabetta da Montefeltro dei Duchi di Urbino, ..
I
Pandolfo Malatesta, (1475-1534), Signore di Rimini 1482-1500, matrimonio con Violante Bentivoglio dei Signori di Bologna
I
Sigismondo Malatesta, (1498- 1543), matrimonio 1522 to Giulia Pico dei Signori di Miranda
I
Ercole Malatesta, (d. 1591), matrimonio con Bianca d’Este
I
Sigismondo Malatesta, (1562-1605), matrimonio con Elisa Fogliani dei Marchesi di Vighizzolo
I
Carlo Malatesta, (1595-1655), matrimonio con Caterina Signoretti
I
Sigismondo Malatesta, (1628)
I
Grifonia Malatesta, (1630-1709) Domenico Laurenti
I
Benedetto Laurenti
I
Apollonia Laurati - Filippo Fanti (Il cognome da Laurenti viene trascritto in Laurati)
I
Rita Fanti - Raffaele Garagnani
I
Teobaldo Garagnani Cecilia Podestà
I
Francesco Garagnani - Dorina Morazzini
I
Alda Garagnani - Leo Silighini
I
Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini - Francesca La Gala
I
Alice Silighini Garagnani Lambertini
LAURENTI (LAURATI,LAURENZI O LORENZI). Arma: D'oro , ad un albero di verde , accostato da due levrieri affrontati al naturale , rampanti contro il fusto , il tutto sostenuto da una terrazza del secondo. Hanno origine dalla stirpe romana dei Publicola. In Santa Maria in Publicolis c'è un sepolcro di famiglia. Marc' Antonio Laurenti era il medico di Benedetto XIV . la famiglia è discendente dei Malatesta di Rimini. Apollonia Laurenti, ultima del casato, viene registrata col cognome Laurati e sposa il nobile Filippo Fanti.